Grissini lunghi integrali, 200 g. - Breon
*Prezzi incl. IVA più spese di spedizione
Disponibile
Grissini Breon fatti con farina integrale questi grissini friabili fatti di pasta di lievito, dello spessore di un dito, sono spesso usati come antipasto e sono una parte tradizionale della cucina piemontese, soprattutto torinese. Secondo alcuni libri, il grissino sottile è stato menzionato già nel XIV secolo, ma la leggenda vuole che il fornaio Antonio Brunero lo abbia inventato nel 1675 per Vittorio Amedeo II di Savoia, che soffriva di problemi digestivi. Per conservare i grissini, vengono asciugati dopo la cottura fino a quando l'umidità residua è evaporata. La tradizionale sagomatura a mano è spesso ancora utilizzata per creare la vera forma ritorta. La differenza con il prodotto industriale si nota nella regolarità del prodotto, che è uniforme. In Italia, i grissini vengono mangiati in ogni occasione, ma soprattutto in combinazione con salumi, formaggi, come contorno alla pasta, ma anche spesso come amuse geules per intingere il pesto o il paté di olive. I Grissini sono anche spesso dati ai bambini della scuola come spuntino durante l'intervallo. Un dissetante leggero per l'intervallo, o la sera tardi mentre si guarda la TV. Nota di consegna: lo Schüttelbrot è per natura abbastanza fragile, una consegna senza rotture NON può essere garantita! Suggerimento di servizio e consigli per il divertimento: |
Scheda tecncia | |
---|---|
Prodotto | Prodotto da forno da farina integrale - barra di farina |
Quantità netta | 200 g |
Territorio di produzione | Italia - Alto Adige |
Durata minima di conservazione | 120 giorni |
Conservazione | Conservare in un luogo fresco e asciutto, proteggere dalla luce del sole |
Etichettatura | secondo il EC Reg. 1169/2011 |
Ingredienti | Farina integrale |
Aditivi | Glutine può contenere tracce di latte, noci e semi di sesamo |
Valore nutrizionale per 100g | |
Energia | Kcal 388/ KJ 1623 |
Sale | 0,647 g |
Grassi di cui saturi | 6,7 g 1,3 g |
Proteine | 11,2 g |
Carboidrati di cui zuccheri | 70,7 g 1,8 g |
Fibre | 5,4 g |
L'idea di Breon nasce nel 2010 in seno alla Gino Tovazzi.
Il nome fa riferimento ai Brèoni, un'antica popolazione di origine retica che occupava i territori sia a nord che a sud del Brennero (Alta Val d'Isarco e parte della Valle dell'Inn).
La scelta del nome Breon vuole richiamare, al di là dei confini geopolitici, una cultura di montagna che accomuna i popoli alpini nel modo di essere e nel senso del lavoro.
Come il lavoro delle acque, nel tempo, traccia il profilo delle valli - così desideriamo che il nostro lavoro, nel tempo, disegni il percorso di Breon.
Mission
La citazione di Ludwig Feuerbach è arcinota, anche se soprattutto nel finale e a prescindere dal contesto politico, economico e sociale in cui fu formulata.
Certo merita di esser ricordata e compresa.
Non è nostra intenzione assegnare missioni esagerate a Breon. L'abbiamo concepito e fatto nascere per proporre una gamma di specialità alimentari di elevata qualità.
Desideriamo che il consumatore possa riporre fiducia nel nostro intento di selezionare e distribuire con rigorosa serietà prodotti artigianali che sono espressione di cultura territoriale, di tradizione alimentare e di ricerca del buon gusto.
Sapere
Nel mondo delle specialità alimentari, possiamo forse dire di avere un certo sapere, una certa competenza.
Ce ne occupiamo da tanti anni, è quasi parte del nostro codice genetico: la già ricordata Gino Tovazzi, titolare e distributore esclusivo dei prodotti Breon, opera nella selezione e distribuzione di prodotti alimentari da oltre 70 anni.
E seguendo l'invito di Goethe, al sapere e alla volontà abbiam fatto seguire, con Breon, il nostro impegno e il nostro lavoro.
Servizio
Il nostro servizio è il risultato del nostro quotidiano lavoro, esercitato con coscienza ed impegno.
Un servizio che, dalla competenza alla selezione, dal confezionamento alla logistica, segue con occhio attento il percorso delle nostre specialità dal laboratorio artigianale di produzione fino alla tavola del consumatore.
Prodotti
La massima è tratta probabilmente da Quintiliano o da Plinio il Giovane, e rappresenta per Breon un principio fondamentale.