
Cuvèe Methodo classico "Pietro Chiarlo - Cantina Michele Chiarlo
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Cantina - Azienda - Winery
Michele Chiarlo è un nome che, a tutti coloro che sono appassionati di vini del Piemonte, non suonerà certamente nuovo. Siamo di fronte a una grande cantina, che, da diversi decenni, vinifica l’essenza del terroir piemontese. Una storia che nasce col padre di Michele, Pietro, che, a un certo punto della sua vita, decise di ritornare a Calamandrana, iniziando a investire nella campagna circostante, ripiantando vigneti e intuendo le potenzialità future del vino in queste aree. Michele, desideroso di cimentarsi con il vino, si fece iscrivere dal padre alla scuola enologica di Alba, realizzando la prima vendemmia “tutta sua” nel 1958. Da allora, si dedicò anche all’espansione della rete commerciale, sondando instancabilmente il mercato americano e quello legato ai paesi del nord Europa. Nei decenni successivi la cantina Michele Chiarlo consolidò la propria posizione, espandendosi geograficamente, andando ad acquistare parcelle nei cru più esclusivi di tutto il Piemonte. Oggi Michele è affiancato da Stefano e Alberto, in una successione che guarda al futuro prendendo spunto da un’influente tradizione famigliare, consolidata in una gamma di etichette di tutto rispetto.
Le vigne della cantina Michele Chiarlo si espandono per ben 120 ettari, una grande dimensione per una realtà piemontese. I vigneti si estendono a macchia di leopardo all’interno di alcuni dei crus più vocati del Monferrato e delle Langhe, tra cui spiccano Cannubi e Cerequio per il Barolo, Asili per il Barbaresco e La Court per la Barbera di Nizza. Tra i filari si coltivano le varietà più identitarie di ciascun territorio, come Nebbiolo, Barbera, Cortese, Moscato, Dolcetto e Arneis. In vigna si opta per una conduzione dei vigneti attraverso la lotta integrata, cercando, con azioni concrete, di tutelare il paesaggio in cui crescono i vini. In cantina, l’uso attento del legno durante gli affinamenti non inficia mai le caratteristiche intrinseche dei vitigni.
Varietà d'uva:
Cortese e Chardonnay
Descrizione del vino
Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino, con una grana fine e persistente. Lo spettro olfattivo evidenzia nuances di crosta di pane, biscotto e aromi tendenti al minerale. Al palato è di medio corpo, equilibrato, caratterizzato da un sorso fresco e appagante
Vinificazione e invecchiamento
Questo Vino Spumante di Qualità “Cuvée Pietro Chiarlo”, affina sui propri lieviti per circa 30 mesi prima di essere degorgiato.
Suggerimenti per il cibo e il servizio
Ottimo come aperitivo, si abbina deliziosamente con piatti a base di pesce, cucina mediterranea e carni bianche
Si raccomanda di servire ad una temperatura di 7-8°C.
Consigli per la conservazione
Vinusta raccomanda una temperatura costante tra i 8-9°C con un'umidità del 60-70% per una buona conservazione. Le bottiglie devono essere conservate orizzontalmente, se è presente un tappo di sughero.
Gli odori estranei sono un problema per il vino. Tuttavia, una buona e sufficiente circolazione dell'aria e la minore esposizione possibile alla luce sono importanti per qualsiasi conservazione del vino.
Vitigno: Nebbiolo
Regione: Piemonte
Zona di produzione: Calamandrana (AT)
Formato: 0.75 l
Colore: giallo dorato intenso dai brillanti rifesssi
Vinificazione: tradizionale
Alcool: 12,5 % Vol
Aciditàl: 5,0 g/l
Temperatura di servizio: 7-8° C.
Profumo: intenso con note di agrume, canditi, nocciola tostata, fori secchi e note minerali
Gusto: ampio, di grande struttura, elegante con notevole freschezza e fragranza
Abbinamenti: eccellente come aperitivo, si abbina deliziosamente con piatti a base di pesce, cucina mediterranea e carni bianche
Michele Chiarlo è un nome che, a tutti coloro che sono appassionati di vini del Piemonte, non suonerà certamente nuovo. Una storia che nasce col padre di Michele, Pietro, che, a un certo punto della sua vita, decise di ritornare a Calamandrana, iniziando a investire nella campagna circostante, ripiantando vigneti e intuendo le potenzialità future del vino in queste aree. Michele, desideroso di cimentarsi con il vino, si fece iscrivere dal padre alla scuola enologica di Alba, realizzando la prima vendemmia “tutta sua” nel 1958. Da allora, si dedicò anche all’espansione della rete commerciale, sondando instancabilmente il mercato americano e quello legato ai paesi del nord Europa. Nei decenni successivi la cantina Michele Chiarlo consolidò la propria posizione, espandendosi geograficamente, andando ad acquistare parcelle nei cru più esclusivi di tutto il Piemonte. Oggi Michele è affiancato da Stefano e Alberto, in una successione che guarda al futuro prendendo spunto da un’influente tradizione famigliare, consolidata in una gamma di etichette di tutto rispetto.
Le vigne della cantina Michele Chiarlo si espandono per ben 120 ettari, una grande dimensione per una realtà piemontese. I vigneti si estendono a macchia di leopardo all’interno di alcuni dei crus più vocati del Monferrato e delle Langhe, tra cui spiccano Cannubi e Cerequio per il Barolo, Asili per il Barbaresco e La Court per la Barbera di Nizza. Tra i filari si coltivano le varietà più identitarie di ciascun territorio, come Nebbiolo, Barbera, Cortese, Moscato, Dolcetto e Arneis. In vigna si opta per una conduzione dei vigneti attraverso la lotta integrata, cercando, con azioni concrete, di tutelare il paesaggio in cui crescono i vini. In cantina, l’uso attento del legno durante gli affinamenti non inficia mai le caratteristiche intrinseche dei vitigni.
Michele Chiarlo è una realtà produttiva di rilievo, che dà origine a più di venti etichette, tutte caratterizzate da una qualità eccelsa, capaci di alternare vini più leggeri e spensierati a prodotti più importanti e austeri. Una gamma che, com’è giusto che sia, riscuote un meritato successo sia a livello nazionale che internazionale, mietendo punteggi e riconoscimenti davvero importanti.















