Falanghina Beneventano IGT 2022 - Cantina Sanpaolo di Claudio Quarta
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Highlights
CANTINA
La storia enologica di Claudio Quarta ha inizio nel 2005, con la decisione di abbandonare il camice e la brillante carriera di ricercatore e imprenditore farmaceutico, per indossare i panni del vignaiolo. È un ritorno alle sue origini, al Salento della sua infanzia, al rituale della vendemmia con i nonni, ma anche un tributo alla passione di sempre per i grandi vini.
Il vigneto di Claudio Quarta è composto di piccoli appezzamenti per un totale di circa 25 ettari, localizzati tra le province di Avellino e Benevento. Alla prima, appartengono 15 ettari suddivisi fra il comprensorio del Greco di Tufo DOCG, dove è situata la cantina, Lapio nel cuore della DOCG Fiano d’Avellino e Paternopoli dove si coltiva l’Aglianico per la DOCG Taurasi. I restanti 12 ettari costituiscono un’unica tenuta a Pietrelcina, nel beneventano, dove si allevano la Falanghina e l’Aglianico.
VITIGNI
100% Falanghina
DESCRIZIONE DEL VINO
Il vino Beneventano Falanghina IGP è giallo paglierino brillante con riflessi e bordi verde chiaro. Il bouquet sfaccettato combina la frutta locale del giardino come la pera, la mela gialla e l'albicocca con l'esotismo tropicale dell'ananas e del frutto della passione e la freschezza agrumata del mandarino. Nel cosiddetto "secondo naso" - cioè dopo l'aerazione facendo roteare il bicchiere - sorgono piacevoli ricordi di un prato estivo appena falciato e precedentemente fiorito. Sullo sfondo, risuonano sfumature di nocciola, biancospino, ginestra, camomilla e mentolo fresco.
Al palato, il vitigno Falanghina convince con una delicata freschezza, una pronunciata acidità di frutta e una bella mineralità - tutto in perfetta armonia. Molto elegante, succoso, morbido e vivace, scivola sulla lingua. Flusso di bevanda di classe. Finitura persistente.
GRADIAZIONE ALCOLICA
14%
ABBINAMENTI:
Assolutamente unico con piatti vegetariani, antipasti e snacks, pesce, molluschi
TEMPERATURA DI SERVIZIO
La temperatura ideale di servizio è di 8-12°C.
CONSIGLI PER LA CONSERVAZIONE
Vinusta consiglia per una conservazione di successo, una temperatura costante tra 9-13 ° C con un'umidità del 60-70%. Le bottiglie devono essere conservate orizzontalmente, se è presente un tappo di sughero.
Gli odori estranei sono un problema per il vino. Tuttavia, una buona e sufficiente circolazione dell'aria e la minore influenza possibile della luce sono importanti per ogni conservazione del vino.
Varietà d'uva:
Falanghina 100%
Gusto:
Secco
Conservabile fino a:
2028
Temperatura di bevuta:
8-12°C
Contenuto di alcool:
13,5% vol.
Consigli sugli allergeni:
contiene solfiti
Abbinamento:
Ottimo con pasta, snacks, molluschi, antipasti, pesce
La storia enologica di Claudio Quarta ha inizio nel 2005, con la decisione di abbandonare il camice e la brillante carriera di ricercatore e imprenditore farmaceutico, per indossare i panni del vignaiolo. È un ritorno alle sue origini, al Salento della sua infanzia, al rituale della vendemmia con i nonni, ma anche un tributo alla passione di sempre per i grandi vini.
Tradizione e innovazione, storia e futuro, recupero delle radici e modernità. È su questo continuo dialogo tra ieri e oggi che si nutre la filosofia produttiva di Claudio Quarta, percepita varcando la soglia delle sue tre cantine, Moros a Guagnano (LE), Tenute Eméra a Lizzano (TA), Sanpaolo a Torrioni (AV).
Perfettamente integrata col paesaggio, Cantina Sanpaolo sorge a 500 metri s.l.m. in un’area collinare dell’ Irpinia, anticamente vocata alla produzione di magnifiche uve da vino. Prende il nome dall’adiacente borgo medievale San Paolo, situato fra Tufo e Torrioni.
Il vigneto di Claudio Quarta è composto di piccoli appezzamenti per un totale di circa 25 ettari, localizzati tra le province di Avellino e Benevento. Alla prima, appartengono 15 ettari suddivisi fra il comprensorio del Greco di Tufo DOCG, dove è situata la cantina, Lapio nel cuore della DOCG Fiano d’Avellino e Paternopoli dove si coltiva l’Aglianico per la DOCG Taurasi. I restanti 12 ettari costituiscono un’unica tenuta a Pietrelcina, nel beneventano, dove si allevano la Falanghina e l’Aglianico.