Gewürztraminer Alto Adige DOC 2022 - Cantina di Caldaro
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Quantità | Prezzo unitario |
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A 5 | 14,14€ |
Da 6 | 13,71€ -3.04 % |
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Die klassische Linie Eine Vielfalt von Weinen mit reinem Charakter und von bodenständiger Beschaffenheit. Sie bringen die typische Charakteristik der Sorten und die Besonderheit des Terroirs um den Kalterer See zum Ausdruck. Rebsorte Gewürztraminer Der Jahrgang 2022 war voller Überraschungen. Der milde Frühling wurde von einem eisigen April abgelöst, dieser den Wachstum zu Erliegen brachte. Es folgte ein instabiler Sommeranfang und Ende August und im September warme - sonnige Tage. Die eifrige Arbeit am Weinberg machte es möglich, die Situation im Griff zu behalten. So begann die Weinlese erst Mitte September: Die Weißweine zeichnen sich duch eine gut strukturierte Säure und angenehmer Aromatik aus. Die Rotweine überzeugen durch die kräftigen Duftnoten und passender Säure. Weinbeschreibung Der Gewürztraminer präsentiert sich in ein leuchtendes Goldgelb. Intensive Aromatik nach Rosenblüten, Lychee und Ananas liegen in der Nase. Voll und cremig im Ansatz mit viel Fruchtsüße am Gaumen und endet lang anhaltend mit aromatischen Fruchtnoten. Weinbereitung und Ausbau Nach dem sorgfältig aussortiertem Lesegut werden die reifen und gesunden Trauben getrappt und für 12 Stunden kalt mazeriert. Anschließend erfolgt das Abpressen, die natürliche Mostklärung und eine Gärung bei kontrollierter Temperatur von 18-20 °C und eine 4 - monatige Lagerung auf der Feinhefe im Edelstahl. Auszeichnungen Sakura Japan Women´s Wine Awards - 2015: Gold Wine & Spirits - 2008: 92 Punkte, 2013: Best Buy Wine Spectator - 2008: 88 Punkte Japan Wine Challenge - 2015: Gold Vini buoni d´Italia - 2015: 3 Sterne Speisen und Servierempfehlung Ideal zu folgenden Speisen: Krustentiere und zu würzigen Pasteten, asiatischer Küche, gibt aber auch einen vorzüglichen Aperitif-Wein Empfohlen bei einer Temperatur von 11-13°C zu servieren. Lagerungstipps Vinusta rät für eine erfolgreiche Lagerung, eine konstante Temperatur zwischen 13-17° C bei einer Luftfeuchtigkeit von 60-70 %. Die Flaschen sollten, sofern ein Korken vorhanden, liegend gelagert werden. Fremdgerüche stellen den Wein ein Problem dar. Eine gute und ausreichende Luftzirkulation und möglichst wenig Lichteinfluss ist jedoch für jedes Weinlager wichtig. |
VINIFICAZIONE
Vendemmia tardiva di uva particolarmente matura e perfettamente sana, diraspatura, macerazione a freddo (10 °C) per 12 ore, pressatura soffice, decantazione naturale, fermentazione a temperatura controllata di 18-20 °C, maturazione sulle fecce fini in vasche d’acciaio per 3 mesi.
VIGNETO
Vigneti collinari con esposizione sud e est tra 350 e 450 m sul livello del mare. Calcareo argilloso, caldo e ben drenato.
SENSAZIONI DEGUSTATIVE
– colore giallo paglierino intenso
– aromatico con profumi di petali di rose, litchi e ananas
– pieno e cremoso al palato, finale aromatico di lunga persistenza
ABBINAMENTI CONSIGLIATI
È indicato per crostacei e paté, risulta eccellente anche come aperitivo.
PREMI
SAKURA Japan Women‘s Wine Awards – 2015: Gold
Wine & Spirits – 2008: 92 Punkte, 2013: Best Buy
Japan Wine Challenge - 2015: Oro
La Cantina Kaltern è stata creata grazie alla fusione delle quattro cantine sociali originarie di Caldaro sulla Strada del Vino.Già nel 1986 vi fu la prima fusione fra la Cantina Erste e la Cantina Neue, fondate rispettivamente nel 1900 e nel 1925, unitesi a creare la Cantina Erste+Neue. Mentre nel 1992 vi fu la fusione di Bauernkellerei e Jubiläumskellerei, fondate rispettivamente nel 1906 e nel 1908, per dare origine a Kellerei Kaltern. Infine l'ultimo atto si è portato a conclusione a fine 2016 con la creazione di un'unica Cantina Kaltern.
A Caldaro ci sono quasi mille viticoltori, la maggior parte di essi possiedono meno di un ettaro. Da qui il principio fondativo e vitale del produrre in cooperazione.
Il territorio dell’Alto Adige è stato parte delle proprietà degli Asburgo dal 1363 e durante la reggenza di Francesco Giuseppe la cantina divenne fornitore ufficiale della corte di Vienna. Lo scoppio della prima guerra mondiale porta nel 1919 l’Alto Adige a diventare parte del territorio Italiano, il secondo conflitto mondiale poi, muta radicalmente l´essenza stessa della zona e dei suoi scambi commerciali. Fu solo dagli anni cinquanta del secolo scorso che i vini di Caldaro si riaffermarono come prodotto di prestigio per l’esportazione.
Negli anni ottanta il mercato del vino era profondamente cambiato, il vino non era più una mera fonte di calorie extra per il duro lavoro dei campi ma era diventato un fenomeno. Caldaro fu una delle prime zone vinicole italiane a prendere atto dei gusti dei consumatori orientandosi verso una politica qualitativa estrema. Iniziò così una progressiva riduzione della resa per ettaro che passò dai 200 quintali per ettaro agli odierni 75.
I quasi 650 soci della Cantina Kaltern lavorano una superficie vitata complessiva di 471 ettari e producono vini cristallini e puri, dallo scheletro minerale e dal fascino essenziale.
A Caldaro la viticoltura è tradizione e orgoglio. È l´orgoglio che da il coraggio di lottare per le conquiste qualitative a cui si aspira.
Molti vigneti appartengono da secoli alle famiglie che li coltivano e la frammentazione, che in questi luoghi è stata applicata storicamente, ha fatto si che alcuni vigneti abbiano delle dimensioni lillipuziane. Questo, però, non ha fatto desistere dal coltivarle ed è qui che la cooperativa gioca il suo ruolo fondamentale di partecipazione attiva e di condivisione, facendo dei soci non dei meri conferitori di uve ma, bensì, dei comproprietari. Come in una famiglia dove tutti i componenti lavorano assieme per un risultato che faccia il bene di tutti, così ci dice Thea, impiegata e socia.
I soci svolgono quasi tutti degli altri impieghi e, di norma, dedicano quello che dovrebbe essere il “tempo libero” al vigneto. La cura e l´amore ma anche l´intelligenza, che gli si riserva è quella che di solito si da ad un giardino e, infatti, questi vigneti sembrano d´estate un eden di ombra e luce, luogo protetto e idilliaco dove i grappoli lentamente maturano spandendo sempre più forte i loro profumi. D´autunno, le famiglie si riuniscono per la vendemmia, coinvolgendo tutti in questo rito stagionale, un momento irrinunciabile anche per i bambini. Il compimento di un ciclo, l´avvicendarsi delle stagioni e il viverle costantemente è l´appagamento di questi vignaioli ostinati. Il lavoro, completamente manuale, avviene sotto l´occhio attento di agronomi e dell´enologo che offrono ai soci il supporto tecnico e umano in questo periodo determinante.