Barolo Riva del Bric DOC 2018 - Paolo Conterno
*Prezzi incl. IVA più spese di spedizione
Pronto per la spedizione in 2 Giorni lavorativi
Cantina - Azienda - Winery
Con il motto: "nel nome del Barolo", l'azienda Paolo Conterno porta avanti con passione e tradizione l'arte della vinificazione dal 1886, giunta alla terza generazione.
Varietà d'uva: Nebbiolo
Descrizione del vino
Questo vino mostra un tipico colore rosso granato. Il bouquet è ricco, floreale e fruttato. Il suo corpo è forte ed elegante, con leggeri aromi di ciliegia e frutti di bosco.
Vinificazione e invecchiamento
Le uve vengono diraspate fresche dopo la vendemmia. Per permettere un'estrazione ottimale dei componenti della buccia dell'uva, segue una macerazione in vasche speciali di 15-20 giorni. Quando il vino ha raggiunto la combinazione ottimale di colore e tannini estratti, è pronto per la svinatura e la decantazione.
Suggerimenti per il cibo e il servizio
Ideale con i seguenti piatti: Secondi piatti di carne, formaggio
Si raccomanda di servire ad una temperatura di 18°C.
Consigli per la conservazione
Vinusta raccomanda una temperatura costante tra i 13-17°C con un'umidità del 60-70% per una buona conservazione. Le bottiglie devono essere conservate orizzontalmente, se è presente un tappo di sughero.
Gli odori estranei sono un problema per il vino. Tuttavia, una buona e sufficiente circolazione dell'aria e la minore influenza possibile della luce sono importanti per qualsiasi conservazione del vino.
Vitigni e impianti: Esclusivamente Nebbiolo, sottovarietà Lampia e Michet.
Il sistema di allevamento adottato è Guyot a controspalliera.
Zona di produzione: Monforte d’Alba (CN).
Nome del vigneto: Ginestra.
Esposizione del vigneto: sud in prevalenza e sud-est.
Tipologia del terreno: terreno in prevalenza argilloso e calcareo caratterizzato da un’ideale ritenzione idrica.
Altimetria del vigneto: 300 – 350 metri s.l.m.
Pendenza del terreno: variabile dal 30% al 35%.
Età delle viti: 22 – 25 anni circa.
Densità di impianto: 4000 piante/ha.
Produzione/ettaro: 60 – 65 quintali.
Vendemmia: manuale-prima decade di Ottobre.
Vinificazione: pigiadiraspatura dell’uva appena raccolta. Prosegue con una macerazione di circa 15 20 giorni in speciali vasche che permettono di liberare con continuità le componenti nobili della buccia. Quando si è raggiunto il rapporto ottimale tra colore e tannini estratti, si procede alla svinatura ed ai primi travasi.
Affinamento: tradizionale in botti di Rovere e per un periodo in bottiglia.
Parametri analitici medi:
alcool: 16% Vol
acidità totale: 5,3-5,8 g/l (come acido tartarico)
estratto secco netto: 27-30 g/l
Temperatura di servizio: 18° C.
Caratteristiche organolettiche: colore granato tipico. Bouquet ricco di profumi floreali e fruttati. Il suo corpo è robusto ed elegante, di gradevole morbidezza nel finale; si avvertono aromi di ciliegia e frutti di bosco.
Abbinamenti: carni rosse e selvaggina. Controfiletto di manzo, capretto al forno, formaggi duri e stagionati.
PIEMONTE
PASSIONE E TRADIZIONE, VERI ARTIGIANI DEL BAROLO
Tutto ebbe origine nel lontano 1886 quando Paolo Conterno fondò la casa della Ginestra, dedicandosi alla coltivazione del Nebbiolo, della Barbera e del Dolcetto. Oggi è Giorgio Conterno a condurre l’azienda che, dopo generazioni, porta avanti la stessa passione per la viticoltura. Immersa nelle Langhe, situata nello storico Cru “Ginestra”, l’azienda della famiglia Conterno insegue da quattro generazioni, sempre fedele alla tradizione, l’aspirazione alla perfezione nella produzione dei vini e l’idea di realizzare le cose nella loro vera essenza.
Come in passato, ognuno di noi dà il proprio contributo curando i vigneti e la cantina con scrupolo e dedizione.
La tecnologia ci aiuta, oggi, a risparmiare le fatiche di allora e, grazie anche all’esperienza accumulata di generazione in generazione, ci consente di operare al meglio e di trarre dal nostro lavoro grandi soddisfazioni e sempre nuovi stimoli.
Stimoli unici come quelli dei nuovi incontri: ed è così che la nostra storia in Piemonte aggiunge nuovi tasselli e la nostra avventura continua tra l’Astigiano ed il Monferrato all’Antico Podere del “Sant’Uffizio”.
TOSCANA
VERA PASSIONE PER LA VITICOLTURA
“Per la residenza estiva di Bianca Cappello, la sua amante, Francesco I dei Medici scelse nel 1586 un luogo di rara bellezza: tra le colline di Fiesole, ai piedi dell’Appennino, con una vista spettacolare su Firenze.
I vini della Tenuta Ortaglia sono particolari. Per una regione come la Toscana rappresentano una realtà diversa. I vigneti ̶ su terreni di argilla, limo, galestro, situati su un pendio stupendamente esposto ̶ sono formati da vitigni bianchi di cloni selezionati di Chardonnay e Sauvignon bianco, e da vitigni di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Il nostro Moscato poi è l’antico “moscadello” di cui parla anche il poeta fiorentino Bartolomeo Corsini nel Seicento.
È stato il destino a portarmi ad Ortaglia. Ne sentii parlare per caso e pochi giorni dopo ero già lì a visitarla. Capii subito che era un luogo speciale. Ci sono voluti otto anni per concludere la trattativa, ma ne è valsa la pena. La Toscana, con il Piemonte, sono le regioni in cui posso esprimere al meglio le mie passioni: vivere in mezzo alla natura, lavorare nei vigneti e produrre vini come la tradizione mi ha insegnato”. Giorgio Conterno