

Rosso Dogato Cabernet Sauvignon Marca Trevigiana 2016 - Merotto
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Descrizione vino e cantina
Il Rosso Dogato della cantina Merotto è un vino fermo davvero speciale, invecchiato in botte e fatto riposare lungamente in bottiglia. Le uve di Cabernet Sauvignon restituiscono un succo ricco ed elegante. Pieno di aromi di ciliegia e frutti di bosco. Viene prodotto nella zona certificata ad Indicazione Geografica Tipica IGT del Piave impiegando solo vitigni di Cabernet Sauvignon vinificati puri al 100%. La tecnologia adottata in fase di vinificazione, che viene sviluppata a partire da una raccolta tardiva indispensabile a raggiunge i 13° alcool volumetrici dettati da disciplinare di produzione, prevede la macerazione prolungata degli acini per almeno 15 e massimo 17 giorni, dove il mosto si mantiene a temperatura controllata. Poi, per i successivi 2 anni l’attività produttiva riguarda l’invecchiamento. A partire dalla sosta per 24 mesi in botte grande del tipo “Barrique”, al quale segue un affinamento in bottiglia per ulteriori 6 mesi. L’acidità complessiva finale del Rosso Dogato della cantina Merotto è di 5,90 grammi per litro.
Caratteristiche del vino Cabernet Sauvignon “ROSSO DOGATO”
All’esame organolettico sono messe in luce tutte le sue caratteristiche peculiari, a partire dall’aspetto che evidenzia un colore rosso rubino intenso con sfumature granate, intuibili solo in controluce. Il profumo risulta subito ricco, intenso ed elegante. Dona un insieme di aromi di ciliegia e frutti di bosco; salvia e chiodi garofano, vaniglia e una sottile nota di boisé tipica della barrique. Il gusto è assolutamente deciso e saporito, con tannini fitti e dolci. Notevole il corpo, raffinato e non appesantito dai legni. Poi il retrogusto, lungamente equilibrato e pulito con ampia sensazione di piacevolezza.
Abbinamenti consigliati degustando questo Cabernet Sauvignon
Gli abbinamenti ideali sono quelli con i piatti strutturati e carichi di gusto della cucina locale. Si sposa alla perfezione con i grandi arrosti ed i formaggi stagionati anche lungamente. I formaggi muffati si sposano bene, così come la carne speziata cotta alla brace. La temperatura di servizio giusta per questo vino è di 16°C. È preferibile stapparlo qualche ora prima e versarlo in bicchieri tipo Bordeaux oppure tipo Ballon in grado di favorire l’ossigenazione.
CARATTERISTICHE TECNICO-IDENTIFICATIVE
Azienda Agricola Merotto
La religione della terra
Per fare il vino buono occorre conoscere bene la terra da cui proviene e il cielo che ci governa. Questa è la sintesi del pensiero che in casa Merotto si tramanda da generazioni. All’interno del complesso e affascinante mondo del vino il legame ancestrale tra la natura e l’uomo conserva e dimostra tutta la sua forza evocativa ed ispiratrice attraverso la cultura della viticoltura di collina. La ripidità delle geometrie della vite consente esclusivamente un lavoro manuale, tramandato dalle diverse generazioni in qualità di autentica religione della terra, in cui rispetto, sacrificio e dedizione rappresentano i valori autentici e profondi del sapere contadino. In questo si riconosce Graziano Merotto e con lui la sua lunga storia di appassionato viticoltore.
Storia
Nella memoria genealogica di famiglia si può datare l’inizio della storia agricola con Agostino Merotto, antenato che già agli inizio del ‘900 era conosciuto nella zona per la qualità del suo Prosecco. Attraversando e superando il periodo delle due grandi guerre del secolo scorso, naturalmente povere di riferimenti enologici, si arriva agli anni della rinascita e della riscoperta delle coltivazioni e dell’impegno contadino verso le aree vocate dei diversi territori. Il 1972 segna dunque l’inizio della storia imprenditoriale di Graziano Merotto che da subito dimostra una vocazione e un’attitudine precisa verso il mondo degli spumanti, concentrando sacrifici e sperimentazioni alla ricerca di un livello di eccellenza che fosse riconoscibile e in grado di lasciare una traccia qualitativa destinata a restare nella storia del comprensorio di appartenenza. Questo percorso, lungo ormai quasi cinquant’anni, è stato compiuto secondo una progressione ragionata, in ponderato equilibrio tra l’avvento delle tecnologie e il lavoro della terra praticato in forma sostenibile al fine di preservarne l’integrità e il valore. Una strada articolata necessita di buoni compagni di viaggio e il team di risorse umane impegnate nella filiera produttiva, dalla campagna fino ai Collaboratori che operano nei più lontani paesi del globo rappresenta, secondo la filosofia di Graziano Merotto, il vero patrimonio aziendale, senza il quale nulla sarebbe possibile e la trasformazione dell’uva in vino resterebbe un esercizio fine a se stesso.
















