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Chianti classico DOC 2017 - Vecchie Terre di Montefili
D.O.C.

Chianti classico DOC 2017 - Vecchie Terre di Montefili

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Codice articolo: SW12829
Descrizione
CANTINA Vecchie Terre di Montefili sorge a...

CANTINA

Vecchie Terre di Montefili sorge a Panzano, nel cuore della Toscana e del Chianti Classico, nella vocata Conca d'Oro. La tenuta, antecedente al 1200, prima di appartenere all'Abbazia di Passignano, vanta un passato prestigioso ma assai burrascoso, tra passaggi di proprietà, guerre e distruzioni parziali. Dal 1979 appartiene alla famiglia Acuti che con mano estremamente ispirata ha riportato alla luce le grandi potenzialità di questi territori. Fin dalla sua fondazione infatti era molto chiara la vocazione vitivinicola di questo territorio, come dimostra lo stemma della tenuta che raffigura un grappolo d'uva, ritrovato all'interno delle mura. I vigneti, coltivati con metodi biologici, sono situati sulle colline del Chianti Classico, dal suolo ricco di sassi, galestro e calcare che risulta particolarmente favorevole alla produzione di vini dalla forte personalità, intensi e longevi. Il lavoro in cantina è rigoroso e tradizionale, prevede esclusivamente l'utilizzo di botti e tonneau per valorizzare al massimo il terreno ed il vitigno. Ne derivano vini essenziali che esprimono un forte legame con il territorio e la natura, mantenendo da oltre trent'anni altissimi livelli di qualità e di raffinatezza.

VITIGNI

100% Sangiovese

NOTE ORGANOLETTICHE

Colore: rosso rubino profondo
Profumo: intrigante e fruttato, tra cui spiccano le piccole bacche rosse
Gusto: Avvolge il palato con belle sensazioni morbide e persistenti, segnate da una tipica sapidità

VINIFICAZIONE:  
 
Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione in acciaio
 
AFFINAMENTO:
 
Minimo 15 mesi in botti da 30 hL
 
AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA:  
6 mesi

GRADIAZIONE ALCOLICA

13,5%

ABBINAMENTI:

Ottimo con primi e secondi piatti di carne, come pasta al ragù, pasta ripiena, arrosti e carni alla griglia. Si abbina anche a formaggi di media stagionatura

TEMPERATURA DI SERVIZIO

La temperatura ideale di servizio è di 16-18°C.

CONSIGLI PER LA CONSERVAZIONE

Vinusta consiglia per una conservazione di successo, una temperatura costante tra 17-19 ° C con un'umidità del 60-70%. Le bottiglie devono essere conservate orizzontalmente, se è presente un tappo di sughero.

Gli odori estranei sono un problema per il vino. Tuttavia, una buona e sufficiente circolazione dell'aria e la minore influenza possibile della luce sono importanti per ogni conservazione del vino.

Caratteristiche
Vigneti: 100% Sangiovese Altitudine:     500m s.l.m  ...

Vigneti:

100% Sangiovese

Altitudine:  
 
500m s.l.m
 
Giacitura:
 
Collinare
 
Composizione del Terreno:  
 
Galestro e Alberese
 
Eta’ delle Viti:  
 
Vigneti piantati alla fine degli anni novanta
 
Sistema di Allevamentot:  
 
Cordone speronato
 
Vinificazione:  
 
Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione in acciaio
 
Affinamento:  
 
Minimo 15 mesi in botti da 30 hL
 
Affinamento in Bottiglia:  
 
6 mesi

Gradiazione alcolica

13,5%

 

Produttori e loro prodotti
La storia contemporanea di Vecchie Terre...

La storia contemporanea di Vecchie Terre di Montefili inizia seriamente negli anni Settanta. Negli anni Cinquanta e Sessanta (gli anni del fiasco) i vini toscani erano in una corsa al ribasso, ma le cose sarebbero presto cambiate. Nel 1968 il Marchese Incisa impiantò a Bolgheri vigneti di Cabernet che sarebbero diventati il famoso Sassicaia. Nel 1970 il cugino Antinori iniziò ad aggiungere il Cabernet al suo Tignanello.
I Super Toscani erano arrivati: varietà francesi, territorio italiano e nessuna corrispondenza con il sistema di denominazioni ritenuto troppo restrittivo. Era la vinificazione contro corrente degli anni '70, la rinascita del vino italiano così come lo conosciamo. I mercati internazionali si scatenarono. Nel 1975, nel pieno di questo inebriante momento di innovazione, la famiglia Acuti inaugura Vecchie Terre di Montefili, impiantando gli stessi vigneti di Sangiovese che ancora oggi fanno il nostro Anfiteatro. Nel 1981, incoraggiata dal successo mondiale dei vini toscani unici al mondo, impiantò il Cabernet Sauvignon e iniziarono a produrre Bruno di Rocca.

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Nel 2000, Montefili si è unita ai produttori confinanti per fondare il primo bio-distretto d'Italia, sotto la supervisione dell'Unione Viticultori di Panzano. Questa utopia sostenibile e biologica nelle colline toscane rappresenta una responsabilità verso la terra, verso le piante e verso gli amanti del vino di tutto il mondo. Nel settembre 2015, Vecchie Terre di Montefili è passata nelle mani di tre amici americani Nicola Marzovilla, Frank Bynum e Tom Peck Jr.: tre italofili, curiosi, audaci e coscienziosi. Montefili aveva tutto quello che cercavano e anche di più: il terroir, il senso di appartenenza, la buona uva e, meglio ancora, un luogo puro di cui innamorarsi, un posto dove volevano semplicemente stare.

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Con ambiziosi piani per preservare la sacralità di questa terra, proiettandola nel futuro come una fenice che sorge nella zona del Chianti Classico, i tre hanno impiegato il talento di una giovane e pionieristica agronoma: Serena Gusmeri. La sua prima annata, nel 2015, ha ricevuto il plauso della critica mondiale: qualcosa di speciale aveva cominciato a mettere radici.
Vecchie Terre di Montefili proietta una lunga ombra. È un albero con le radici profonde di mille mani passate; il suo DNA racchiude i codici per creare migliaia di foglie future. La bellezza è data dal fatto che nessuno su questo albero è importante da solo. Sono solo una foglia di quell'albero antico che continua a crescere anno dopo anno.

Abbinamenti
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