
Lagrein Alto Adige DOC Riserva 2020 - Cantina San Michele Appiano
*Prezzi incl. IVA più spese di spedizione
Disponibile
La varietà autoctona del Lagrein, grazie alla rigida selezione in vigna e alle basse rese è assurto negli ultimi decenni al ruolo di vino rosso di punta dell’Alto Adige. Nel vigneto si prediligono i terreni caldi e possibilmente sabbiosi, in cantina il passaggio in legno è imprescindibile. Per l’affinamento del Lagrein Riserva si utilizzano uve di vigneti selezionati del Lagrein della linea classica, prevalentemente ubicati nel fondovalle della conca di Bolzano. Il risultato è un rosso complesso, che affascina per la struttura robusta e la molteplicità dei profumi.
Consigli d'abbinamento
Questo Lagrein s’accompagna a piatti sostanziosi come stufato di guanciale di manzo, carni rosse alla griglia, gulasch tirolese, selvaggina e formaggi stagionati.
Potenziale d'invecchiamento
6 a 8 anni
Riconoscimenti
2011: Medaglia di bronzo - International Wine & Spirit Competition 2014
2010: La Corona - Vini buoni d'Italia
Varietà
Lagrein
Età
5 a 15 anni
Vigneti
Località: singole vigne a Gries, Leitach (Coste) e Cornaiano
Esposizione: Sud-Sud/Est, Sud/Ovest
Terreni: depositi morenici
Forma di allevamento: Guyot
Vendemmia
2020: da fine settembre a inizio ottobre
Vinificazione
fermentazione in tini d‘acciaio. Successivamente fermentazione malolattica e circa 12 mesi di affinamento sia in barrique (50%) sia in botti grandi di legno (50%). Dopo l’assemblaggio ulteriore passaggio in botti di legno.
Resa
55 hl/ha
Contenuto alcolico
14 %
Acidità
5,7 gr/lt
Temperatura di servizio
16 a 18 gradi
Da oltre un secolo la Cantina San Michele Appiano domina con il suo profilo elegante e signorile il cuore del più importante comune vitivinicolo dell'Alto Adige. I terreni che circondano la località alle porte di Bolzano, dove il vino è di casa da oltre 2000 anni, hanno caratteristiche ideali per la produzione di grandi uve che poi vengono trasformate con cura dalla Cantina San Michele Appiano.
La Cantina San Michele Appiano è stata fondata nel 1907 e raccoglie, oggi, circa 340 famiglie di viticoltori che ne costituiscono la spina dorsale.
La viticoltura è per esse una grande passione tramandata da generazioni. Ciascuna contribuisce con sapere, passione e dedizione ad assicurare che la cantina disponga di uve eccellenti da trasformare e affinare con cura e sensibilità.
Se lo desiderate, potete venire a conoscere di persona la cantina e i suoi vini. Veniteci a trovare, vi accoglieremo con gioia.
Il presidente (al centro)
Il vignaiolo Anton Zublasing non è soltanto il rappresentante ufficiale della cooperativa verso l'esterno, ma anche un’avveduta testa di ponte tra la direzione e i soci della cantina sociale.
Il direttore (sinistra)
Il presidente e l'enologo trovano un valido supporto nel direttore Günther Neumair. Egli é responsabile di tutti i compiti amministrativi della cantina sociale ed è responsabile dell'esportazione dei vini in oltre 30 paesi.
Il Winemaker (destra)
Dal 1977 Hans Terzer è il winemaker della cantina. Egli è uno dei più importanti enologi d'Italia. Nel 1997 è stato premiato da Gambero Rosso come uno dei dieci migliori winemaker del mondo e da oltre 20 anni è presidente dell'associazione dei “Kellermeister” dell'Alto Adige. Insieme al direttivo è riuscito nel corso degli anni a convincere i soci ad adottare una rigorosa filosofia basata sulla qualità. Non sempre questa strada è stata facile, ma con tanta creatività, un buon istinto e un bel po' di orgoglio è infine riuscito a fare di San Michele ciò che è oggi: una delle migliori cantine d'Italia.
Acciaio
L'acciaio è ormai irrinunciabile nei moderni sistemi di vinificazione; esso rappresenta infatti il materiale più usato sia per i tini di fermentazione che per i serbatoi di conservazione. L'acciaio non garantisce infatti solo igiene e pulizia, ma assicura anche una maturazione pulita dei mosti in grado di valorizzare freschezza e aromi delle diverse varietà di uva.
Botti di legno
Nella Cantina San Michele Appiano la tradizionale maturazione del vino in botti di legno svolge ancora oggi un ruolo importante. Per questo negli scorsi anni la cantina dedicata è stata ristrutturata e dotata nuovamente di grandi botti di rovere. Nella cantina più profonda si trovano invece ancora le enormi botti di legno storiche artisticamente intagliate per particolari ricorrenze.
Barrique-Tonneaux
Dagli anni ottanta le due cantine delle barrique sono il cuore della cantina. In esse maturano in piccole botti di rovere francese le selezioni dei vini più preziosi e pregiati. Non si tratta solo di grandi vini rossi, ma anche di bianchi importanti. Questo affinamento richiede grande sensibilità e dà vita a vini complessi che racchiudono in sé una simbiosi perfetta tra frutto e legno.
"La qualità non ammette compromessi", a questo motto Hans Terzer, il winemaker della Cantina San Michele -– Appiano, è rimasto fedele negli anni. Con passione, esperienza, coraggio e molta sensibilità Hans Terzer ha portato in pochi anni la Cantina San Michele - Appiano ai vertici dell'enologia italiana.
Uno dei suoi grandi meriti è la politica delle varietà, da lui i perseguita con convinzione negli ultimi 30 anni: "ogni varietà ha bisogno di una collocazione particolare in vigna e le rese devono essere improntate sulla qualità".
È appassionato sia di vini bianchi che di rossi.
Ciò che inizialmente risultava incomprensibile a molti, si è rilevata la scelta giusta: una politica della qualità senza compromessi. Dal 1977, quando ha assunto la responsabilità della produzione vinicola, i vini sono cresciuti costantemente come testimoniano anche i successi di oggi. Ma una delle soddisfazioni maggiori della sua carriera arriva nel 1997 quando la rivista "Il Gambero Rosso" lo inserisce nella lista dei dieci migliori winemaker del mondo. Tre anni più tardi viene assegnato a San Michele Appiano il titolo di "Cantina dell'anno". Da anni il Gambero Rosso classifica la Cantina San Michele Appiano tra i dieci migliori produttori d'Italia.







