Teroldego Rotaliano "Teroldigo", DOC, 2020 - Fedrizzi Cipriano
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Teroldigo è un nome che racconta una lunga tradizione della famiglia Fedrizzi.
In questo vino si vuole esprime la vera essenza del Teroldego, raccontando la sua storia attraverso gli aromi naturali dati dall'uva e i suoi lieviti.
Nel Teroldigo ritroviamo l'autenticità di questa varietà, data dalle uve prodotte in un vigneto policlonale, voluto dal proprietario Giovanni.
Vinifichiamo le nostre uve secondo un metodo utilizzato nella nostra famiglia fino agli anni 50 del secolo scorso, effettuando le fermentazioni in vasche di cemento senza l'aggiunta di lieviti selezionati. Il Teroldigo si può definire "un vino antico per un bere moderno!"
- Uve:
Teroldego - Denominazione:
D.O.C. Teroldego Rotaliano - Vigneto di provenienza:
situati nella zona di Mezzolombardo (Piana Rotaliana) - Sistema di allevamento:
pergola doppia trentina - Anno di impianto:
1985 - Resa per ettaro:
110 q/ha - Terreno:
alluvionale - Vendemmia:
manuale in bins con selezioni in vigna fine settembre-inizio ottobre - Vinificazione:
la fermentazione alcolica primaria è generata da lieviti indigeni. La macerazione sulle bucce non supera i 5 giorni, durante i quali vengono effettuati dei rimontaggi. Al quinto-sesto giorno il vino, con ancora un certo residuo zuccherino, viene separato dalle vinacce e lasciato a completare la fermentazione alcolica. Dopo 20-25 giorni ha inizio la fermentazione secondaria, malolattica, senza l’inoculo di batteri selezionati. - Affinamento:
in vasche di cemento per 5-7 mesi, in bottiglia per 4 mesi. - Esame organolettico:
colore rosso rubino intenso; un vino, con intensi profumi fruttati, ma allo stesso tempo non banale. Il Teroldigo è ottenuto da uve molto mature (la base della mia selezione Due Vigneti), per questo anche il colore, a differenza da quello prodotto negli anni ’50 da mio padre, risulta essere intenso. - Gradazione alcolica: 13%Vol.
La Famiglia Fedrizzi
L'azienda agricola Fedrizzi Cipriano vinifica le uve dei propri vigneti da ben cinque generazioni. Verso la metà del 1800 il mio bisnonno Cipriano ha dato inizio alla storia dell’azienda agricola Fedrizzi Cipriano. La prima vinificazione ebbe inizio nel 1870. Le varietà coltivate erano il Pinot Grigio, il Lagrein e il Teroldego.
La gestione dell'azienda è a costituzione familiare. Dal 1994 l'azienda ha operato una scelta di mercato: "puntare alla qualità!" Da lì la decisione di ridurre le rese ad ettaro, di applicare nuove pratiche agronomiche, di introdurre nuova tecniche di vinificazione e altri accorgimenti atti a mantenere e rendere salubre e migliore il prodotto.
Attualmente l'azienda è gestita da GIovanni Fedrizzi, che ha frequentato l'Istituto agrario di San Michele a/A per poter continuare a gestire l'azienda di famiglia. Ancora oggi Giovanni ha alle spalle l'appoggio e l'esperienza del padre Cipriano.
I vigneti
La superficie attuale, coltivata a vigneto, è di 6,5 ha, situati nella Piana Rotaliana. Nello specifico le zone di produzioni sono: Entichiar, le Teroldeghe e Campazzi.
La forma di allevamento principale dell’azienda è ancora la pergola doppia trentina, dove le vigne hanno un’eta’ media di 40-45 anni. Tale età, assieme alle tecniche agronomiche di cui l’ azienda si e’ avvalsa negli anni, ha permesso di avere un equilibrio vegeto-produttivo ottimale rendendo possibile l'ottenimento di vini con elevata struttura e delle ottime gradazioni alcoliche e domando, inoltre, l'elevata vigoria della varietà.
Recentemente è stato realizzato un nuovo impianto di Teroldego in un vigneto il cui terreno risultava non essere omogeneo dal punto di vista geo-pedologico, fattore in grado di modificare le performance qualitative del prodotto; pertanto abbiamo usato dei portainnesti deboli e di media vigoria a seconda della frazione ghiaiosa o limosa presente nel terreno, in modo da avere un’uniformità per quanto riguarda l’equilibrio vegetoproduttivo della futura vigna. Per cercare di migliorare le caratteristiche organolettiche del vino abbiamo anche adottato una nuova forma di allevamento: il guyot. Tale scelta ha portato alla produzione di vini con tannini più maturi, vini più eleganti e con un giusto equilibrio.
Varietà Autoctone
La scelta di produrre soltanto due varietà autoctone è dovuta al fatto che il Teroldego trova nella Piana Rotaliana il suo habitat ideale. Anche il vitigno Lagrein, considerato addirittura " il fratello non sempre minore" del Teroldego, trova nei terreni nel Campo Rotaliano le condizioni ottimali per produrre un vino ricco di personalità.