Carmignano Villa Capezzana 2013 DOCG - Tenuta di Capezzana
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GASTRONOMIA: Si accompagna a tutte le carni in genere ed ai formaggi.
CARATTERI ORGANOLETTICI:
COLORE: Rosso rubino intenso.
PROFUMO: Elegante, con nota di amarena e lampone ben amalgamati al frutto maturo.
SAPORE: in bocca morbido, avvolgente, con tannini morbidi e buon corpo. Presente è l’acidità, ma ben bilanciata dalla ricchezza tannica. Finale lungo, con retrogusto che tende alla liquirizia dolce
ANNATA: 2014
ZONA DI PRODUZIONE: Carmignano (PO).
BOTTIGLIE PRODOTTE: 13.000.
PRIMA ANNATA DI PRODUZIONE: 1925
ESPOSIZIONE E ALTITUDINE: Est /Sud - Est Sud - Sud/Ovest; 200 m s.l.m.
VITIGNI: 80% Sangiovese, 20% Cabernet.
COMPOSIZIONE DEL TERRENO: Scisto argilloso ricco di scheletro.
VENDEMMIA: Sangiovese fine settembre - prima metà ottobre e Cabernet seconda settimana di ottobre.
RESA UVA PER CEPPO DEDOTTA: 1 kg. (44 ql uva/ha).
VINIFICAZIONE: vasche di acciaio. 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C.
FERMENTAZIONE MALOLATTICA: tonneaux di legno francese.
ELEVAZIONE: tonneaux per almeno 12 mesi.
AFFINAMENTO: bottiglia per almeno 12 mesi (da luglio 2009).
TENORE ALCOLICO: 14 %.
MODALITA’ DI SERVIZIO: servire a 18°- 19° C.
A Carmignano la vite si coltivava già nell’epoca preromana, circa 3000 anni fa, come dimostrano i vasi da vino e le coppe da degustazione trovati nelle tombe etrusche.
Nell’archivio di stato di Firenze è stata ritrovata una pergamena datata 804: si tratta di un contratto di affitto che documenta come già 1200 anni fa a Capezzana venissero coltivati olivi e viti per la produzione dell’olio e del vino.
Nel primo Rinascimento una donna, Monna Nera Bonaccorsi, costruiva la prima “casa da Signori” e nove case poderali con i relativi impianti viticoli; era il 1475. Altre generazioni e famiglie si sono avvicendate nella proprietà della tenuta:
i Cantucci, imparentati con i Medici, e i Marchesi Bourbon del Monte. Nel XVIII secolo una Cantucci sposata Bourbon ingrandì la fattoria e acquistò nuovi poderi; introdusse inoltre un metodo amministrativo esemplare, i cui documenti si conservano ancora oggi nell’archivio storico dell’azienda.
Dopo i Bourbon del Monte l’azienda passò agli Adimari Morelli e poi ai Franchetti Rothschild e, dalla vedova Sara de Rothschild, per poi arrivare ai Contini Bonacossi, la nostra Famiglia, nel 1920.
Noi siamo stati estremamente fortunati ad ereditare una terra che da sempre ha dato grandissimi vini, il nostro unico compito è quello di continuare ad essere vignaioli e trasmettere il nostro mestiere alle generazioni che ci seguono. Per far questo dobbiamo porre il massimo rispetto a ciò che é più importante per noi, il terreno, lavorando in modo semplice, pulito e sano. Per questo importantissimo motivo siamo ormai in conversione biologica. Già da molti anni abbiamo abbandonato l’uso di diserbanti e concimi chimici sostituendoli con lavorazioni meccaniche e semine di piante leguminose da sovescio, e aderendo completamente a questa filosofia abbiamo chiesto la certificazione biologica a un istituto esterno. Il gusto della zona di origine è la cosa che più ci interessa da portare avanti, ovvero il profumo del terreno che entra, unico e ineguagliabile, nei nostri vini. Ogni utilizzo di sostanze provenienti dall’esterno andrebbe ad intaccare e incidere cambiando il gusto d’origine. Tanto abbiamo nel passato creduto in questo gusto di origine che abbiamo lottato per riottenere e abbiamo riottenuto la doc dal 1969 e la docg dal 1988 ..denominazione della quale si erano già fregiati i nostri predecessori in epoca medicea (1716 bando del granduca Cosimo ||| dei Medici).